Intolleranze alimentari

NOVITÀ

Da oggi presso la CRP è possibile fare i test delle intolleranze alimentari e Disbiosi Intestinali

Intolleranze alimentari

Ippocrate era solito dire che il cibo è il primo vero farmaco. Per mangiare bene e vivere a lungo, i nostri nonni erano soliti osservare poche semplici regole, tra cui rispettare la stagionalità dei cibi. Noi siamo soliti ignorare il nostro Grande passato e stravolgere il nostro piccolo futuro.

L’intolleranza agli alimenti sta diventando un fenomeno di massa nelle aree fortemente industrializzate. Il cibo è diventato parte di un sistema corrotto di mercato globalizzato, un sottoprodotto di una società incosciente e troppo frettolosa per fermarsi a riflettere su quella componente intima e culturale così profonda che è il cibo, il quale, ingerito, tocca la parte più intima e inconscia della nostra vera natura. Ecco perché le intolleranze alimentari più che essere una conseguenza di alterazioni chimiche e industriali sui cibi, siano la risultante del cambiamento ambientale del cibo e del distacco emotivo dell’uomo dalla sua vera natura.

I sintomi che possono manifestarsi alla presenza di un’intolleranza ad un tipo di alimento, sono molteplici e differiscono tra loro a seconda del tipo di allergia che si attiva. I sintomi delle intolleranze alimentari che elenchiamo di seguito si manifestano tipicamente ma non sono sintomi che si presentano soltanto in presenza di intolleranza a cibi, e sono: Bruciori di stomaco, cattiva digestione, coliche e crampi addominali, diarrea, flatulenza, dissenteria, gonfiore e gorgoglio addominale. Inoltre altri sintomi che possono far presagire un’intolleranza alimentare in atto sono: Meteorismo, mal di testa, nausea, prurito, rigurgito acido, pelle secca, ritenzione idrica, obesità, cellulite.

Dopo aver portato avanti una dieta ad esclusione per cercare di capire di che tipi di intolleranza sia affetto il paziente, si può passare all’utilizzo di test ed analisi per l’intolleranza alimentare veri e propri. Una differenza tra tipi di test è doverosa, ed è quella in cui possiamo dividere test convenzionali e test non convenzionali. Nella prima categoria di tipi di test appartengono i test allergologici: prick test, Rast test, test delle IgA e delle IgE, Patch test ed il test di Scatenamento. Nei test non convenzionali invece rientrano tutti quegli esami non allergologici che non rientrano nel piano di diagnosi presentato dal S. S. N. come il Vega Test, test bioenergetici, test con apparecchiature di Voll, ecc

La Disbiosi Intestinale

Quando parliamo di disbiosi intestinale, più che di una vera e propria patologia, sindrome o quadro di alterazioni, ci riferiamo a un disordine dell’intestino, una disorganizzazione funzionale dei meccanismi intestinali più delicati; si va dal semplice atto della masticazione scorretta, alla digestione difficile, dalla condizione di flora batterica disbiotica, all’abbattimento del sistema immunitario intestinale, dal quadro enzimatico non efficiente ad un aumento delle tossine intestinali residenti nel colon, ecc.

Un test per la Disbiosi Intestinale
Il Thema 06 della disbiosi intestinale è uno dei BioMetaTest più richiesti al mondo, per completezza di dati, di analisi, di dettagli sui vari pannelli organici intestinali, criticità e aree di intervento, concentrazione delle amine tossiche, livelli degli enzimi intestinali, stato del sistema immunitario intestinale e molti altri indici che analizzano il delicato equilibrio del nostro intestino ed esplorano il lungo processo digestivo che avviene su quella vasta area di 300 metri quadrati che è il nostro intestino.

La disbiosi intestinale è spesso confusa con le infezioni intestinali da candida, o con patologie come gastrite e morbo di Crohn; come già detto, la disbiosi costituisce più un disordine funzionale e comunque di natura bioenergetica, piuttosto che una vera e propria disorganizzazione della flora batterica o dell’ equilibrio acido-base dell’intestino. La disbiosi potrebbe passare per una carenza di enzimi, una intossicazione da amine, un periodo di stress, una dieta acidificante, o addirittura più fattori assieme.

Pur non essendoci, sul piano clinico, un vero e proprio test risolutivo per la disbiosi (visto che si tratta di un disordine multifattoriale), esiste la possibilità di esplorare queste criticità con un BioMetaTest di natura bioenergetica; si tratta del thema 06 che mette in risalto: pannello degli organi intestinali, pannello delle amine tossiche, pannello degli enzimi, pannello della flora batterica intestinale, pannello del sistema immunitario intestinale, pannello degli ormoni intestinali, pannello degli indici biometrici dell’intestino e dei vettori di probabilità. Un test estremamente ampio, nella sua categoria ed estremamente utile ad ogni professionista nel settore della naturopatia.